Domande e risposte sulla donazione di organi

  • Quante persone può salvare un donatore?

    Grazie a un solo donatore o a una sola donatrice, fino a nove persone possono ricevere un trapianto. Questo nel caso in cui entrambi i reni possano essere trapiantati e polmoni e fegato suddivisi per il trapianto. Spesso i trapianti non consentono solo la sopravvivenza, ma migliorano decisamente la qualità della vita dei riceventi.

  • È necessaria una visita medica per diventare donatore/donatrice di organi?

    Per segnalare la disponibilità alla donazione di organi non è necessario sottoporsi ad accertamenti mentre si è in vita. Se lo si desidera, è possibile indicare una determinata malattia sulla tessera di donatore.

  • Quali provvedimenti medici preparatori vengono attuati?

    Nei donatori e nelle donatrici deceduti, la respirazione artificiale viene mantenuta come misura medica preparatoria o di conservazione degli organi. Inoltre, vengono somministrati farmaci per regolare la circolazione e l’equilibrio ormonale e prelevati campioni di sangue per le analisi di laboratorio. Allo stesso tempo viene verificata la funzionalità dei singoli organi tramite procedimenti ecografici o radiologici. Le indagini relative alla donazione di organi vengono avviate solo dopo che è stato dato il consenso alla donazione.Qui trovate ulteriori informazioni sull’argomento «Come viene accertata la morte?»

  • Come avviene l’espianto degli organi? Cosa accade al corpo dopo un trapianto?

    Il prelievo di organi è effettuato in sala operatoria dai chirurghi e dalle chirurghe come una normale operazione. Al donatore o alla donatrice di organi è somministrata l’anestesia per la regolazione della pressione sanguigna e l’inibizione dei riflessi spinali.

    Tutto ciò che resta dopo l’espianto degli organi è una cicatrice a seguito dell’operazione e l’aspetto esteriore del defunto non ne risulta modificato. Dopo il prelievo, il corpo è affidato ai familiari affinché possano salutare in pace la persona deceduta e seppellirla secondo i loro desideri.

  • Quanto dura l’intero processo di donazione?

    Normalmente l’intero processo di donazione dalla formulazione della diagnosi di morte cerebrale alla conclusione dell’espianto degli organi dura dalle 12 alle 24 ore.

  • Chi muore in casa può diventare donatore di organi?

    Chi muore in casa non può diventare donatore di organi, poiché i preparativi medici necessari per una donazione sono possibili solo nel reparto di medicina intensiva di un ospedale. Non si esclude però la donazione di tessuti.

  • Un bambino può diventare donatore di organi?

    È possibile anche una donazione di organi di un bambino. Gli organi di bambini vengono assegnati principalmente ad altri bambini. Solamente i neonati con meno di 28 giorni sono esclusi dalla donazione di organi per motivi etici e medici.

  • Che cosa significa donazione da parte di una persona vivente?

    Determinate donazioni di organi possono essere effettuate anche da persone viventi.

    Il trapianto più comune di un organo da donatore o donatrice vivente è quello del rene. Meno frequentemente, è trapiantata una parte del fegato. Le donazioni da vivente sono di solito «dirette», ossia il donatore o la donatrice dona il suo organo a una persona specifica che conosce. Non è obbligatorio che sia un parente.

    È possibile anche una donazione cosiddetta altruistica. In questo caso, una persona dona un rene in modo anonimo e senza alcun guadagno economico.

    Informazioni dettagliate sul tema della donazione da vivente sono disponibili qui.

  • Gli organi donati rimangono in Svizzera?

    Swisstransplant collabora con diverse organizzazioni di trapianti europee che seguono principi etici e legali simili. Se in Svizzera non vi è alcun ricevente compatibile per un organo, l’organo viene offerto alle organizzazioni partner straniere. Viceversa anche noi riceviamo offerte di organi dall’estero.